di Antonio Sattin

Antonio, giovane anestesista racconta con passione, umore e nostalgia gli anni passati con i Karamojong, popolo pastore della savana nella regione di Karamoja, che rimane l’area meno sviluppata dell’Uganda e dell’Africa orientale.

“La prima volta che arrivai a Matany fu il 1° maggio del 1987 e come tutte le prime volte di qualcosa, la prima partita, il primo bacio, la prima ragazza, ma anche la prima sconfitta, il primo rifiuto ecc., il ricordo è nitido, quasi fissato, forse è meglio dire inciso nella memoria.

Avevo viaggiato tutto il giorno, dall’alba al tramonto su una Suzuki quattro ruote motrici, nuova di zecca, con il dott. Emmanuel, ugandese, neopatentato da un solo giorno, con il bagagliaio pieno di farmaci e vaccini.

C’eravamo alternati alla guida, prima io, nella prima parte della giornata, sulla strada asfaltata dove ci voleva più abilità sia, per il traffico e le numerose buche, che per la guida a sinistra come in Inghilterra; poi, una volta entrati in Karamoja, è stato il turno di Emmanuel che conosceva molto bene il territorio, con le strade che assomigliavano a piste nel deserto: così, infatti, mi era apparsa per la prima volta, quel giorno, la savana, del tutto arida, come sempre accadeva e come ebbi modo di imparare, alla fine della stagione secca.”

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Il libro, pubblicato la prima volta nel 2005 da Bethania Hospital, viene per la prima volta proposto in forma digitale.

Antonio Sattin, vive a Padova dove è nato nel 1959. E’ sposato con Monica ed ha quattro figli. Ha giocato con il Rugby Petrarca Padova, vincendo uno scudetto nel 1980. Si è laureato in Medicina a Padova nel 1985 ed è specialista in Anestesia. Ha lavorato con il CUAMM – Medici con l’Africa nell’Ospedale di Matany (Uganda) per tre anni. E’ anestesista presso l’Ospedale San Bortolo di Vicenza e nell’Ospedale di Noventa Vicentina. Ha collaborato con la Regione Veneto in Albania nel 1999 e in Kosovo nel 2004.

Immagine: Bambine Karamoyong