… nei ghiacci

Definizione: il Passaggio a Nord-ovest è un percorso che collega l’Oceano Atlantico e l’Oceano Pacifico attraverso l’Oceano Artico; è dalla scoperta dell’America che si è iniziato a cercare una rotta verso l’Asia a nord-ovest.

Definizione: il Passaggio a nord-est corrisponde all’attuale rotta artica, ed è una rotta marittima dal Mare di Barents allo Stretto di Bering, lungo la costa settentrionale russa.

Nel 1594 inizia la ricerca del passaggio a nord-est. Un testo unico ed eccezionale è quello che racconta la navigazione “al settentrione nella NORVEGIA, MOSCOVIA, e TARTARIA verso il CATAI, e regno de’ Sini, dove scopersero il mare di Veygatz, la NUOVA ZEMBLA, et un paese nell’ottantesimo grado creduto la GROENLANDIA.” Eccola con un testo modernizzato per permetterne una lettura scorrevole:

1594 – 1597Tre navigazioni fatte dagli Olandesi e Zelandesi di Gerrit de Veer

Nel 1595 Mercatore diede forma a quella che sarebbe rimasta l’immagine della regione polare fino al XIX secolo: un mare aperto circondato da una cintura di ghiacci in cui si aprivano dei passaggi.

Nel 1671 il medico e naturalista Friderich Martens di Amburgo, si imbarca in una baleniera e descrive il viaggio alla isole Svalbard e la caccia alla balena. E’ uno splendido documento sulla pesca oltre il Circolo Polare Artico

1671Viaggio di Spizberga o Gronlanda di Friderich Martens

Nel 1845, alla ricerca del Passaggio a nord-ovest, una flotta composta da due navi e oltre un centinaio di uomini agli ordini di Sir John Franklin scomparve nel nulla. La tragedia creò una forte mobilitazione nella società anglosassone, e nel giro di una decina di anni più di cento imbarcazioni salparono alla ricerca dei dispersi.

Nel 1852 Edward Inglefield, capitano di una delle navi coinvolte nelle operazioni di soccorso, pensò di cercare i sopravvissuti lungo il canale di Smith, tra la costa occidentale della Groenlandia e l’isola di Ellesmere. Secondo quanto dichiarò in seguito, una volta lì ebbe «l’idea peregrina di raggiungere il polo». Non riuscì né a trovare le imbarcazioni disperse né ad arrivare ai 90° di latitudine, perché il ghiaccio gli impedì di proseguire. Ma disse di aver visto un mare aprirsi davanti a sé in direzione nord.

1869Terra di desolazione – Gita di piacere nella Groenlandia di Isaac J. Hayes

Nel 1869 la spedizione polare tedesca è composta di due navi: la Germania e la Hansa, con prima meta la costa orientale della Groenlandia d’onde penetrerà nelle regioni artiche. La catastrofe della Hansa è uno dei più drammatici episodi della storia dei naufragi.

1871Il naufragio della Hansa – Giornali di bordo dei capitani Koldewey e Hegemann

Nel 1871 il Polaris comandato da Hall, lasciò Nuova York con la missione Polo Nord. Alcune insubordinazioni a bordo, la morte del comandante avvenuta in maniera poco chiara fino all’incidentale abbandono di un gruppo di 19 persone sulla banchisa, portarono alla doppia e storia della Zattera di ghiaccio e del naufragio della Polaris.

1872La zattera di ghiaccio ed il naufragio della Polaris di George Tyson

Nel 1873 la spedizione austro-ungarica del Tegetthoff, comandata da Julius von Payer, portò alla scoperta della Terra di Francesco Giuseppe. L’obiettivo era il passaggio a nord-est, e l’esplorazione dell’area della Novaja Zemlja.

1876L’Odissea del Tegetthoff di Julius von Pajer

Nel 1875 inviò una spedizione agli ordini del capitano George Nares, iniziata in modo particolarmente promettente. L’Alert percorse il canale di Smith, oltrepassò lo stretto che da allora porta il nome di Nares e trascorse l’inverno alla latitudine più settentrionale mai toccata da essere umano.

Nel 1879 la Jeanette, agli ordini di George De Long, penetrò nel mar Glaciale Artico attraverso lo stretto di Bering, con l’intenzione di lasciarsi trasportare verso nord dalla Kuroshio, una corrente calda di origine tropicale del Pacifico. La nave si ritrovò imprigionata tra i ghiacci e affondò nel giro di due anni. Solo un terzo dell’equipaggio sopravvisse all’odissea e riuscì a raggiungere le coste della Siberia nell’autunno del 1881.

1880Un viaggio in Lapponia di Paolo Mantegazza

Nel 18811884 una spedizione scientifica statunitense nella Groenlandia del Nord, condotta da Adolphus Greely, finì in tragedia: dopo tre anni solo sei dei 25 membri dell’equipaggio, tra cui lo stesso capitano, rientrarono vivi.

1886La spedizione della baia Lady Franklin di A. W. Greely

Nel 1883 lo scienziato ed esploratore norvegese Fridtjof Nansen con la nave Fram (“avanti”); tentò un’impresa simile per poi continuare a piedi verso il polo.

1897La spedizione di S.A.R. Duca degli Abruzzi al Monte Sant’Elia (Alaska)

Nel 1899, all’alba del XX secolo Luigi Amedeo di Savoia, duca degli Abruzzi, pianificava e guidava la prima spedizione italiana al Polo Nord; la Stella Polare.

1903La “Stella Polare” nel Mare Artico di Luigi Amedeo di Savoia

Nel 1909 la spedizione di Robert Peary puntò sulla rotta americana: risalì in nave il canale di Smith e il successivo canale di Nares, e quindi dal nord di Ellesmere continuò in slitta.

Nel 1926 Umberto Nobile fece una spedizione con il dirigibile Norge, cui segui un’altra, due anni dopo, con l’Italia, che si schiantò sui ghiacci. In quest’occasione fu organizzata una tra le prime spedizioni di soccorso polare per cercare i superstiti che, nel frattempo, avevano trovato riparo nella cosiddetta “tenda rossa”.

Nel 1948, Stalin decise di giocare d’anticipo sul sottomarino statunitense Nautilus, che doveva arrivare ai 90° di latitudine nord navigando al di sotto della banchisa. La squadra agli ordini del colonnello Aleksandr Kuznecov si fece lasciare da un aereo nelle vicinanze del polo nord e fu la prima a raggiungerlo in maniera incontestabile.

Nel 1958 il primo sottomarino a energia nucleare della Marina degli Stati Uniti USS Nautilus (SSN-571) attraversa (in immersione) per la prima volta il polo nord geografico.

Nel 1977 la rompighiaccio nucleare sovietica NS Arktika raggiunge il polo. Si tratta del primo mezzo navale che viaggia sopra la superficie dell’acqua ad aver raggiunto il polo nord.

Immagine: The Iceberg 1875 – Frederic Edwin Church (1826–1900)