Esplorazioni

La spedizione alla baia di Lady Franklin (1881-1884)

di A. W. Greely

I brutali elementi artici, la burocrazia e i maldestri tentativi di rifornimento condannarono gli uomini della sfortunata spedizione Greely.

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Guidata da Adolphus Washington Greely, la squadra di spedizione volontaria era composta da ufficiali e arruolati militari statunitensi, due eschimesi e un medico. Ventidue dei 25 uomini sono raffigurati qui. Tutti in buona salute fisica quando partirono, nessuno era stato in precedenza nell’estremo nord e solo sei sarebbero sopravvissuti dopo che la squadra fu abbandonata nell’Artico per tre anni.

Questa foto di gruppo della squadra della spedizione di Lady Franklin Bay fu scattata nel 1881 prima della partenza per l’Artico.

L’ispirazione per quella che divenne la spedizione Greely (nota anche come spedizione Lady Franklin Bay) venne da un veterano della spedizione austro-ungarica al Polo Nord del 1872-74 , il tenente Karl Weyprecht della Marina austriaca che, in occasione della conferenza geodetica di Roma, il 22 aprile 1879 lanciò una proposta per uno sforzo cooperativo e internazionale per raccogliere dati scientifici nell’Artico. Il frutto dell’ingegno di Weyprecht si trasformò in una costellazione di 14 campi che circondavano l’Artico e che sostenevano una popolazione di oltre 700 uomini. Quella di Greely era la stazione più a nord e l’unica colpita dalla tragedia.

Il testo che OttoVenti presenta non è l’edizione originale in due volumi scritta da A. W. Greely nel 1886 e intitolata “Three Years of Artic Service”, ma una sua riduzione pubblicata nel 1895 a cura del prof. Giuseppe Della Vedova (1834-1919) della Regia Università di Roma e che fu uno dei più importanti geografi moderni, nonché presidente della Società geografica italiana dal 1900 al 1906 e Senatore del Regno nel 1909.

Immagine: Biard Francois Auguste – Le Baiser dans les glaces 1868

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