I giorni di Giaime Pintor
Lettera al fratello
Racconti e poesie di
Maria Rilke, Herman Hesse, George Trakl, William Beckford
scelti e tradotti da Giaime Pintor
Un insieme di testi, una scelta ed una traduzione di un grande traduttore, germanista ed intellettuale. Di un ragazzo sui vent’anni.
Vi proponiamo il testo completo edito da Giulio Einaudi nel 1942 ed intitolato Poesie che Giaime Pintor scelse e tradusse dalla vasta produzione di Rainer Maria Rilke con due prose dello stesso autore dai Quaderni di Malte Laurids Brigge, e con alcune poesie di Herman Hesse e George Trakl.
Per completare la raccolta proponiamo Vathek, un racconto di William Beckford tradotto dal francese sempre da Giaime Pintor.
Nello stesso volume abbiamo inserito “Lettera al fratello” a nostro vedere necessaria per comprendere i brevi ed intensi “Giorni di Giaime Pintor” morto a 24 anni.
Lettera al fratello
… Senza la guerra io sarei rimasto un intellettuale con interessi prevalentemente letterari, avrei discusso i problemi dell’ordine politico, ma soprattutto avrei cercato nella storia dell’uomo solo le ragioni di un profondo interesse, e l’incontro con una ragazza o un impulso qualunque alla fantasia avrebbero contato per me più di ogni partito o dottrina.
Vathek di William Beckford
Splendido racconto pubblicato in francese da Beckford nel 1786.
Un racconto orientale alla maniera delle Mille e una notte. Nel racconto convivono il sogno orientale e l’ironia voltairiana, il gusto gotico e l’umorismo nero.
Due racconti dai Quaderni di Malte Laurids Briggeer di Rainer Maria Rilke
Due racconti: Urnekloster e «Bibliothèque Nationale»
«I quaderni di Malte Laurids Brigge» di Rainer Maria Rilke, Accanto ai «Turbamenti del giovane Törless» di Robert Musil e ai primi scritti di Kafka, costituiscono l’espressione letteraria più precoce di quella rivoluzione che del romanzo moderno fa qualcosa di profondamente diverso dalla grande tradizione dell’Ottocento.
Poesie di Rilke, Hesse e Trakl
Rilke:
… E così potrebbe riposarmi
se tu fossi qui, posare piano
la mia mano sulla fresca curva
della spalla o al limite del seno.
Hesse:
… E vado stanco e impolverato
e dietro a me resta esitante
la giovinezza, china il capo e
non vuol più seguirmi avanti.
Trakl:
… Presto su muri caduti in rovina
fioriranno le viole:
così verdeggiano piano le tempie al taciturno.
Immagine: Il Viandante sul mare di nebbia, 1818 dipinto di Caspar David Friederich (1774-1840).