Saggistica

Di Marco Polo e degli altri viaggiatori veneziani

di Placido Zurla

vol. 1

Marc Paul est le créateur de la Géographie moderne de l’Asie; c’est l’Humboldt du troisième siecle. (Conrad Malte-Brun)

Per l’Asia regnano da per tutto le tracce dei Poli, dei Sanuti, dei Conti, dei Barberi. (Placido Zurla)

Solo considerando la vita e le opere che gli procurarono l’ammirata stima dei contemporanei, la figura di Placido Zurla (1769-1834) meriterebbe di essere messa in doverosa luce, con risultati sorprendenti, i molteplici pregi dei suoi interessi che furono: filolosofici, teologici, diplomatici, letterari, archeologici, geografici, astronomici e non da ultimo alcuni potrebbero esser definiti antropologici.

Placido Zurla qualche anno dopo la stesura del compendio all’opera di Fra Mauro in due volumi condenserà le osservazioni critiche dedicate ai navigatori veneziani13 dei secoli XIII e XIV. L’opera sarà tesa sostanzialmente a testimoniare che quei viaggiatori, avevano con i loro vascelli raggiunto le più distanti terre e facilitato il compito alle successive scoperte di Cristoforo Colombo e di Vasco de Gama.

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Due sembrano essere state le idealità fondamentali che traghettarono Placido Zurla alle amate carte geografiche:
. la volontà di far conoscere al mondo la gloria di Venezia, che era andata espandendosi nel tempo e nello spazio attraverso l’ingegno dei suoi coraggiosi navigatori;
. un comprovato elogio rivolto alla fede cattolica, vista nella funzione salvifica e redentrice del genere umano

Le “doviziosissime osservazioni” zurliane non sono note asettiche, nè si limitano ad esaminare solo gli elementi ambientali, non disdegnano la presenza dell’uomo, soprattutto quando, come spesso accade, si tratta del diverso. Scopriamo allora i primi approcci di una etnoantropologia che indaga l’evoluzione storica prodotta dopo la scoperta dei nuovi mondi.

Il commercio, che in ogni tempo fu la primaria sorgente dell’opulenza e prosperità dele nazioni, servì pure di stimolo efficacissimo a generosi intraprendimenti di viaggi, di navigazioni, e scoperte, donde tanto incremento alla Geografia, e in pari tempo a tutti i rami del bel sapere, e dei sociali vantaggi, mercè le comunicazioni fra i diversi popoli della Terra o di nuovo riaperte, o meglio stabilite, ne derivò. Luminosa conferma ce ne offre la Storia nei sì rinomati Tirj, e Fenicj; e per venire a tempi più vicini, in alcuni popoli della nostra Italia, spezialmente ne’ Veneziani.

Niuno ignora ….. le mappe geografiche del Ducale Palagio …. Siccome poi tra le più importanti di cotai Mappe v’ha quella dei viaggi di M. Polo, qual si ammira nella Sala dello Scudo da altra assai antica ricopiata, non che quella dei viaggi degli Zeni, e il Mappamondo sunnominato di Fra Mauro….

Una lettura complessa e raffinata dei Viaggi di Marco Polo e delle su tante edizioni, alla scoperta dell’Asia, della Cina, del Giappone, del Mare Oceano, dell’India, dell’oriente arabo. Un Veneziano (seppur adottato) che racconta di Veneziani alla scoperta del mondo.

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