
L’arte di divagare
Tre uomini in una barca (per tacer del cane)
di Jerome K. Jerome
Capolavoro dell’umorismo britannico, è uno di quei libri che si tengono a portata di mano per i momenti di depressione e si rileggono per tutta la vita.

Tre uomini in una barca
di
Jerome K. Jerome
Non c’è niente di sconvolgente o originale in una gita in barca con due amici (e un cane), c’è solo la semplicità del narrare e il perdersi in divagazioni per poi ritrovare di nuovo il filo conduttore, c’è la serenità del vivere trasformato in avventura e naturalmente c’è l’umorismo che a nessuno di noi può mancare se vogliamo continuare a respirare.
Divagazioni come quella sullo zio Podger: “… e mi fa venire sempre in mente il mio povero zio Podger. In vita mia non avevo visto mai tanto trambusto in una casa, come nel momento che mio zio Podger si accingeva a far qualche cosa. Un quadro era ritornato dal negoziante di cornici, ed era stato lasciato ritto contro una parete della sala da pranzo aspettando d’essere appeso…” da leggere tutta d’un fiato!
Immagine: Edvard Munch, Evening melancholy (1891)

