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Le avventurose navigazioni del Capitano Voss

di John Voss

C’è un solo marinaio che può reggere il confronto con il Capitano Slocum, ed è il Capitano Voss. Se non sapete chi sia, non preoccupatevi, non lo sapevo nemmeno io finché non ho letto questo libro. Ora non riesco a smettere di chiedermi come diavolo abbia fatto quello che ha fatto, e di rendermi conto, ancora una volta, che la vela moderna poggia davvero sulle spalle di giganti.

John (a volte “Jack” ) Claus Voss (nato Johannes Claus Voss; 1858–1922) è stato un marinaio tedesco-canadese. Inizialmente carpentiere, Voss fece l’apprendista su una nave che circumnavigava Capo Horn e in seguito visse principalmente come marinaio.

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L’eco dell’impresa di Slocum sullo Spray è ancora vasta, e Voss decide di alzare la posta: la barca scelta è una piroga da guerra indiana ricavata da un tronco d’albero e lunga poco più di undici metri. Il capitano la battezza Tilikum, “amico” nel gergo Chinook (nativi della costa pacifica del Canada). Su questo scafo, il 21 maggio del 1901, Voss salpa dalle sponde della Columbia Britannica. Con lui a bordo c’è il giornalista Luxton.

“La canoa, come l’acquistai, era ricavata da un unico tronco massiccio di cedro rosso; in altre parole, era una vera e propria “piroga”, come quelle usate dagli indiani per i loro spostamenti, spinta mediante pagaie e, a volte, quando il vento e il tempo erano favorevoli, veniva utilizzata una piccola vela quadra.”

Alle Fiji il giornalista abbandona la barca per proseguire in nave. Altri compagni si alternano lungo la rotta che conduce la Tilikum in Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica e Brasile. Il periplo dei tre grandi oceani si conclude a Londra nel settembre del 1904.

“… notai un uomo che camminava verso di me con una borsa di vestiti sulla spalla. Era molto ubriaco, a quanto pareva, poiché a volte la borsa lo sbilanciava, e sia la borsa che il proprietario cadevano pesantemente a terra. Tuttavia, riusciva a rialzarsi ogni volta, e pian piano si avvicinò a me. Poi il tipo lasciò cadere la borsa e disse che era appena arrivato da Melbourne e che stava per imbarcarsi su una nave. Indicò contemporaneamente un brigantino all’ancora a circa trecento metri di distanza. Mi mostrò una lettera che, disse, era indirizzata al capitano della nave per cui era stato assunto. La guardai e vidi scritto il mio nome, e capii subito che doveva essere il mio compagno. Poi chiese se quella fosse la mia barca, ormeggiata lungo il molo. Risposi affermativamente e aggiunsi che era la nave su cui sarebbe andato.

“The Venturesome Voyages of Captain Voss” viene pubblicato in un’edizione privata solo nel 1913. Oltre al diario di viaggio della Tilikum, il volume comprende anche il racconto di una precedente avventura in Costa Rica, a bordo dello sloop Xora e poi, per terminare un racconto sulla Sea Queen.

Poi, sapendo quanto ce ne sia bisogno, questo libro contiene notevoli lezioni per marinai e canoisti. Se quindi dovete affrontare un tifone, o organizzare l’attraversamento di un oceano, preparare la cambusa al meglio, fare conferenze per finanziarvi, utilizzare l’ancora galleggiante e fabbricarla con quanto avete per le mani in caso di rottura … potrebbe essere bene prima leggere il libro.

Immagini: Canoe, quadro di Edward Henry Potthast 1857 – 1927



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