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Ascesa alla cima del Monte Bianco nel 1834

di Martin Barry

Circondato da quelle “cime frastagliate di rocce”, quei bastioni, che si innalzano per novemila piedi, e più, sopra la valle, – così verticali, che la neve non si posa sui loro fianchi, – si ergeva, molto più in alto di tutti, una piramide nevosa, in orgogliosa supremazia, eppure placida e serena. Era “il padre delle Alpi”, il Monte Bianco stesso, messo sul trono, e protetto dalle sue scure aguglie.

Ma quant’è bello questo piccolo libro che raccoglie due conferenze data a Edimburgo dal medico scozzese Martin Barry nel 1836. Si legge tutto d’un fiato e poi si cercano quelle splendide pagine che ti portano sul Monte Bianco….

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“Il Sindaco di Chamonix mi ha gentilmente fornito un elenco di tutti coloro che hanno compiuto la salita. Lo estraggo dalla sua lettera: —

Etat de toutes les Ascensions qui ont eu lieu a la Cime du Mont Blanc.” (Elenco di tutte le ascensioni che hanno avuto luogo sulla cima del Monte Bianco.)

Date des AscensionsNom et PrénomNationalité
8 août 1786Jacques Balmatdi Chamonix
8 août 1786Docteur Paccarddi Chamonix
3 août 1787M. De Saussuredi Genève
9 août 1787Colonel BeaufoyInglese
5 août 1788M. WoodleyInglese
10 août 1802Baron Doorthesendi Courlande
10 août 1802M. Forueretdi Lausanne
10 sept. 1812M. Rhodas (Rodatz?)di Hambourg
10 août 1818Comte de MatezeseckiPolacco
19 juin 1819Docteur RensselaerAmericano
19 juin 1819M. HowardAmericano
13 août 1819Capitaine UndrellInglese
18 août 1822M. Fred. ClissoldInglese
4 sept. 1823M. JacksonInglese
26 août 1825Docteur Edmund ClarkeInglese
26 août 1825Capitaine Markham SherwillInglese

Ora, tuttavia, che l’impresa è stata compiuta, rimane una miniera di ricordi, — inesauribile, — sempre a portata di mano, — richiamata da lievi associazioni, — che produce un diletto che è sempre nuovo. Anche le difficoltà e i pericoli hanno il loro fascino, retrospettivamente; i pericoli scampati, un interesse proporzionato al pericolo. (…) E sia che io veda le strutture fatate sul ghiacciaio, — le Alpi, molto al di sotto di me, che brillano nella luce rosata, cremisi, viola del tramonto — la possente vista dalla cima, — o, più di tutte, quell’ora e mezza di solitudine al chiaro di luna, a mezzanotte, sulla roccia; — è un quadro di bellezza sublime, vivido e indistruttibile dal tempo; ma è un quadro che, non sapendo come dipingere per gli altri, devo continuare a godere da solo.

Immagini: particolari da una litografia disegnata dallo stesso Martin Barray



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