Naufragi e Capitani – Il Brigantino Italia e la Nieuw-Hoorn
I Capitani Perasso e Botenkoe
di Rodolfo Perasso e Alexander Dumas
Al centro
di una affascinante storia a metà fra l’avventura di mare ed un racconto romantico, ma anche fra un racconto di De Foe e un altro di Verne, ci sono un veliero ligure della fine del XIX secolo, Tristan de Cunha la più solitaria isola dell’Oceano Atlantico e l’autocombustione.
Si tratta del
Brigantino Italia, costruito a Varazze nel 1882, per l’armatore D’Orso di Camogli, famoso per le sue linee eleganti e la sua solidità e con una portata lorda di 1600 tonnellate e 17 uomini d’equipaggio, oltre metà dei quali erano camoglini e rivieraschi e il restante di Grottammare (Ascoli P.). Il veliero mercantile fu fatto naufragare nel 1892 sulle spiagge dell’isola Tristan de Cunha a seguito di un incendio indomabile del carbone immagazzinato nella stiva.
e dell’autocombustione
Fenomeno sempre temuto nelle navi e che ha portato a diversi disastri e causato il naufragio del Brigantino Italia e, nel racconto di Dumas, della nave olandese Nieuw-Hoorn, del capitano Bontekoe.
Ecco perché abbiamo voluto presentare insieme a quella del Brigantino Italia la bella storia del Capitano Bontekoe, del suo vice Rol e della nave Nieuw-Hoorn, romanzo breve tratto da “I drammi in mare”.
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Anche se
La prima è una storia vera raccontata da una relazione ufficiale, la seconda è un romanzo. La prima si svolge nel 1892 e l’altra più di 250 anni prima nel 1619. L’una nell’Oceano Atlantico e l’altra nel Pacifico. Nell’isola Tristan de Cunha il Brigantino Italia e a Sumatra la nave Nieuw-Hoorn. Con meno di 20 uomini di equipaggio al comando del comandante Parasso e con più di 200 quelli sotto il comando del capitano Bontekoe.
Hanno però in comune tre fatti:
Si tratta di due naufragi legati all’autocombustione del carico di carbone e dall’incendio e dalla successiva distruzione delle navi, hanno ciascuna una comandante capace di affrontare situazioni assolutamente complesse che hanno portato, terzo elemento in comune, alla salvezza dell’equipaggio, unico obiettivo dopo la perdita della nave.
Immagine: Brigantino San Prospero – di anonimo (ex-voto del 1858?)