
Mille miglia nella canoa Rob Roy
John MacGregor
![]() |
“La Rob Roy è costruita in quercia e rivestita a prua e a poppa di cedro. È fatta abbastanza corta da entrare nei vagoni ferroviari tedeschi; vale a dire, quindici piedi di lunghezza, ventotto pollici di larghezza, nove pollici di profondità, pesa ottanta libbre e pesca tre pollici d’acqua, con un pollice di chiglia. Una pagaia lunga sette piedi, con una pala a ciascuna estremità, e una vela a tarchia e un fiocco, sono i mezzi di propulsione; e una graziosa Union Jack di seta blu è l’unico ornamento.”
Partiamo! “La Rob Roy sfrecciò via gioiosamente con l’alta marea attraverso il “Ponte di Westminster”, e superando rapidamente i pali stretti a Blackfriars, danzò sulle onde del Pool, che sembravano tutte dorate nel sole del mattino, ma erano in realtà di un vero colore di zuppa di piselli.“
”A Thousand Miles in the Rob Roy Canoe” (Mille miglia nella canoa Rob Roy) fu pubblicato per la prima volta nel 1866, e questo libro fece scalpore in Europa e in America, innescando un’ondata di canoa ricreativa tra personaggi noti come Robert Louis Stevenson e ispirando canoisti dai vittoriani fino ai moderni praticanti del campeggio in canoa e del kayak da mare.
Scarica gratuitamente l’ebook
ePub | Mille miglia nella canoa Rob Roy epub |
Kindle | Mille miglia nella canoa Rob Roy azw3 |

L’idea di usare la canoa per svago e sport è attribuita proprio a lui, John MacGregor (1825-1892), esploratore, viaggiatore e scrittore inglese, che la conobbe per la prima volta nel 1858, durante un viaggio in Canada e Stati Uniti. Al suo ritorno in Gran Bretagna si fece costruire una canoa, con la quale navigò corsi d’acqua nel Regno Unito, in Europa e nel Medio Oriente, descrivendo in questo libro ormai famoso le sue esperienze.
John MacGregor nel 1866 fondò a Londra il Royal Canoe Club che nel 1874 organizzò la gara di canoa, “Paddling Challenge Cup”. Ma già nel 1867 aveva organizzato una gara come riportato nel Supplemento del 4 maggio 1867 di The Illustrated London “Gara di canoa sul Tamigi a Ditton lo scorso sabato” (ovvero il 27 aprile 1867). La canoa entrò poi nel novero degli sport olimpici nel 1936, ai giochi di Berlino.

“Permettetemi ancora di richiamare l’attenzione sulle lavandaie sul fiume; perché questa istituzione, che non si trova così presente sui nostri corsi d’acqua in Inghilterra, diventa un oggetto di interesse molto frequente se si naviga in canoa sul Continente.
Come il pozzo nei paesi orientali è il luogo riconosciuto per i pettegolezzi, e nei climi più freddi molta politica si decide nel negozio del barbiere, così qui nei distretti fluviali il pontone delle lavandaie è il foro dell’eloquenza femminile.
La rispettabilità di una città mentre ci si avvicina è adombrata dalle dimensioni e dagli ornamenti del pontone delle lavandaie; e siccome spesso si vedono cinquanta volti contemporaneamente, il tipo di bellezza femminile può essere studiato un distretto alla volta. Mentre lavano parlano, e mentre parlano battono e malmenano i vestiti; ma c’è sempre qualche occhio ozioso che vaga e che presto scorgerà la canoa Rob Roy.”

Suo padre Sir Duncan MacGregor nel 1825 era imbarcato sulla Kent e si salvò dal naufragio insieme al figlio John di poche settimane d’età. Sulla forte esperienza del naufragio, Duncan MacGregor scrisse “The Loss of the Kent, East Indiaman, in the Bay of Biscay” (La perdita della Kent nel golfo di Biscaglia) che John MacGregor cita in una nota del libro. Anche questo testo è presente nella nostra collezione.
Immagini: disegni presenti nel testo originale del 1866 e dello stesso autore del libro – John MacGregor,
Home ==> Viaggi e viaggiatori ==> … il mare ==> Canoe, piroghe e kayak ==> Mille miglia nella canoa Rob Roy

