Memorie di Giambattista Scala

IN LAGOS DI GUINÉA
INTORNO AD UN SUO VIAGGIO
IN ABBEOCKUTA
CITTA’ NELL’INTERNO DELL’ AFRICA
fatto nell’anno 1858.

I libro è diviso in due parti; la lettura della prima è appassionante per l’intensità della vita di Giambattista Scala e gli incontri/scontri con la realtà locale. Al ritorno in Italia, racconta Scala:

“Nulla di rimarchevole lungo il tragitto: soltanto le genti che mi incontravano si inginocchiavano a terra secondo l’usanza dei neri e gridavano: Acabo Buba Scala (buon viaggio padre Scala); io rispondeva Ocu (Dio sia con voi).”

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La seconda parte sono invece indicazioni sul territorio ed il commercio.

Giambattista Scala fu un commerciante e diplomatico ligure (Chiavari 1817-Lavagna 1876).

Dopo anni passati in Brasile nel 1851 si trasferì a Lagos, in Africa occidentale (attuale Nigeria), dove fu il primo commerciante europeo residente dopo la soppressione del mercato schiavistico.

Sostenitore entusiasta del commercio lecito come valido sostituto al traffico in merce umana, sviluppò solidi legami con l’élite locale e con gli inglesi.

Fu Console onorario del regno di Sardegna nel Golfo di Guinea dal 1855. Rientrato in Italia per motivi di salute (1859), nel 1872 pubblicò le proprie memorie.

Lo scrittore Giovanni Descalzo pubblicò nel 1952 il libro “Buba Scala nemico dei Negrieri” che raccontava in maniera romanzesca la sua storia.

Immagine: “Non sono un uomo e un fratello?” Medaglione ufficiale dell’Anti-Slavery Society, creato come parte della campagna per l’abolizionismo di Josiah Wedgwood (1787).