
Un instant book dell’800..
La favorita del Mahdi
Emilio Salgari
Si stropicciò dieci, venti volte gli occhi per accertarsi che era sveglio, che non stravisava e dieci e venti volte si convinse che la donna che aveva dinanzi era proprio l’almea Fathma. I suoi occhi neri e fulgidi come diamanti, la tinta della sua pelle, i capelli fluttuanti che le scendevano sulle spalle come un vellutato mantello, le ammirabili sue braccia, la sua taglia, il suo portamento nobile e altero, tutto infine indicava che quella donna era realmente la favorita dell’inviato di Dio.
… se Fathma era così, com’era il Mahdi?
Sono potente oggi, sono invincibile, dinanzi a me non ho più nemici capaci di contendermi il passo, non ho più nemici che scuotere possano la mia potenza. Duecentomila guerrieri, duecentomila fanatici, anzi duecentomila leoni mi obbediscono ed obbediranno pure a te. Io ti trarrò alla città santa, alla Mecca e di là li lancerò contro le nazioni dei due mondi che dovranno cadere una ad una dinanzi al fanatismo degli arabi. Io diverrò il padrone del globo…
Un romanzo di “Cappa e spada”, di amori assoluti, di morte, di sangue, di un mondo esotico?
Certamente tutto questo, ma specialmente un “instant book” dell’800, scritto a puntate fra 1883 ed il 1884 nell’Arena di Verona, su fatti che stavano realmente accadendo nell’attuale Sud Sudan, allora provincia egiziana.
Per tutto questo, seppur datato, un romanzo speciale che racconta in parte gli stessi avvenimenti vissuti e raccontati da Gaetano Casati in “Dieci anni in Equatoria“
Muḥammad Aḥmad ibn al-Sayyid ʿAbd Allāh ibn Faḥl, detto il Mahdi (1844 – 1885) è stato un capo religioso e politico sudanese. Dopo essere divenuto leader della confraternita stessa nel 1880, durante la problematica situazione sudanese di quegli anni si proclamò Mahdi e, appoggiandosi al popolare sentimento religioso e nazionalista, si pose a capo della rivolta contro la dominazione anglo-egiziana.
Nel 1884, sconfitto un distaccamento egiziano, pose sotto assedio le forze britanniche a Khartum e le costrinse alla resa il 26 gennaio 1885. L’impresa, che portò alla morte del Governatore britannico del Sudan, Gordon Pascià (Gordon di Khartum), suscitò enorme scalpore tra i delegati europei alla conferenza di Berlino.
Muḥammad Aḥmad morì di febbre tifoide, dopo aver costituito uno stato islamico. I suoi successori, detti “mahdisti”, guidati dal suo successore (khalīfa) ʿAbd Allāh al-Taʿāysh, furono sconfitti dai britannici il 24 novembre del 1898, ma conservarono un importante ruolo nei successivi sviluppi politici del paese, radunati nel partito politico Umma (Comunità islamica), attivo per tutto il XX secolo e in varie occasioni al governo del Sudan.
Alla sua epica vicenda, oltre al “instant book” di Salgari “La Favorita del Mahdi” ed al libro di Casati “Dieci anni in Equatoria“, complice anche l’eroica figura di Gordon Pascià, sono stati dedicati alcuni film. Il più importante è probabilmente il film Khartoum (regia di Basil Dearden) del 1966, interpretato da Sir Laurence Olivier – nei panni del Mahdi – e Charlton Heston, che interpretava invece il generale britannico Gordon di Khartum.
Immagine: Pensive Moments – Frederick Arthur Bridgman (1847 – 1928)

