Gita di piacere in Groenlandia (1869): “La terra di Desolazione”

di Isaac J. HAYES

Il dottor J. Hayes, chirurgo della marina degli Stati Uniti d’America, è stato uno dei più intrepidi viaggiatori artici. Fece parte della spedizione Kane 1853— 55; poi fu capo dell’eroica spedizione del 1860-62, di cui diede una celebre relazione; — ed ecco nel 1869, volendo fare una scampagnata estiva, non trova migliore villeggiatura che i ghiacci del polo, la terra ch’egli stesso chiama Terra di Desolazione.

Una delle più interessanti narrazioni che si siano scritte sulle regioni polari. I nostri viaggiatori camminarono a capriccio, generalmente vicino alle coste, fermandosi in tutti i luoghi che richiamavano l’attenzione dei disegnatori e dei fotografi. Fu una escursione «pittoresca» piuttosto che scientifica. Tuttavia si potè approfittare delle numerose occasioni per vedere da vicino i ghiacciai di Groenlandia e i loro iceberg.

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“Prendemmo posto nell’umiak. Le belle marinaie tuffarono i remi, levandosi in cadenza e ricadendo sul banco con un vigoroso «ponf» quando i remi toccavano l’acqua. Il leggiero battello s’allontanò dal bastimento e vogò sul fiord, liscio come uno specchio d’argento.

Il giorno non poteva essere scelto meglio: le alte montagne che da ogni parte ci circondavano ergevansi nella lucentezza madreperlacea d’un cielo senza nubi, le loro fronti di neve si perdevano nell’aria dolce e pura. Tutto era nuovo per noi, dal battello e dal suo equipaggio fino alla riva, lungo la quale scorrevamo, fino agli orli, formati qualche volta da immensi scogli, talora da verdi pendii sopra cui l’atmosfera tremolava ai candidi raggi del sole.

Nessuna creatura vivente comparve ai nostri occhi, meno qualche foca, che per guardarci alzava la sua testa quasi umana, qualche passero, delle farfalle che volteggiavano vicino a noi quando ci avvicinammo alla riva, e, qua e là, uno stormo d’uccelli di mare.”