Esplorazioni,  Viaggi

Viaggio di Spizberga nel 1671

di Friderich Martens, Amburghese

VIAGGIO DI SPIZBERGA O GRONLANDA
Fatto da
Federico Martens Amburghese
l’Anno 1671.
Ove si descrivono que’ remotissimi Paesi del Settentrione sotto gli 81 gradi,
ne’ quali soggiorna il Sole per lo Spazio di tre Mesi intieri.
Con una copiosa Relazione di quell’aggiacciato Clima, e degli Uccelli, Quadrupedi, Pesci, e Piante rare, che vi nascono, colla descrizione delle Balene, e lor Pesca.


Il più bel Libro, che possa studiare un Uomo civile è il Mondo; non v’è Dottrina, che in esso non s’insegni, non v’è precetto, che in esso non s’impari, non v’è arte, che in esso non si osservi; è un libro solo, ma così vario, che non è per un solo; è aperto per tutti, ne v’è chi non dovesse a qual si voglia prezzo, provvedersene. (parole del traduttore italiano del 1680)

Friderich Martens (1635–1699) è stato un medico e naturalista tedesco che condusse le prime osservazioni scientifiche sulla natura, sulla vita animale e sul clima delle Svalbard.

Pubblicò i suoi appunti nel libro “Spitzbergische oder Groenlandische Reise-Beschreibung, gethan im Jahre 1671” e questo libro divenne un’opera di riferimento per molti decenni.

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Benedici il ghiaccio, le nevi e benedici le notti e i giorni del Signore.
Benedici la balena e tutto ciò che si muove nelle acque, benedici il Signore, benedici tutti gli uccelli del cielo.

Martens è un medico che nel 1671 si imbarca su una baleniera nel fiume Elba e per passione e per studiare la natura, gli animali ed i ghiacci viaggia per tre mesi alle isole Svalbard. Con parole quasi di stupore racconta questo viaggio, la caccia alle balene, la trasformazione del loro lardo, e tutto ciò che vede e sente:

“Una notte sotto il chiaror d’un bel Sole, ch’allora faceva, camminammo una lega lungo le rupi del Porto Inglese in cerca della Balena, che ci era sfuggita: in mezzo di questo Porto remeggiavano certi altri Batelli, i quali appena si potevano conoscere chi fossero; in quel mentre precipitò una gran parte d’un Monte, il che diede un terribile rimbombo.”

Oltre ad essere un libro piacevole (magari saltando qualche pagina particolarmente descrittiva sui pesciolini), è anche un documento unico ed emozionante.

Immagine: Abraham Storck – Walvisvangst (1644-1700)

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