Storia,  Viaggi

La tragedia dell'”ITALIA” vista da vicino

di Odd Arnesen

Un’impresa che diventa tragedia, la Tenda Rossa e la drammatica vicenda del dirigibile Italia. Un gruppo di uomini dispersi tra i ghiacci per quarantotto giorni, un contorno di polemiche, tradimenti e riabilitazioni e un protagonista che a distanza di un secolo è ancora discusso: Umberto Nobile.

“L’Italia aveva appena superato l’Isola di Amsterdam quando incontrò un forte vento da nord-est. Nobile stesso dichiarò, in un rapporto ufficiale redatto a bordo della Città di Milano, che “se non avessi deciso così fermamente di piantare la bandiera italiana sul Polo Nord il 24 maggio – l’anniversario dell’ingresso dell’Italia nella guerra mondiale – l’intero disastro avrebbe potuto essere evitato”. Un tale desiderio, un capriccio, doveva quindi costare la vita a molti uomini e scuotere il mondo intero.”

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Ma dov’era l’Italia? Cosa poteva essere successo al dirigibile e al suo equipaggio di sedici uomini? Forse stava andando alla deriva con il vento – era virato verso ovest, verso la Terra di Francesco Giuseppe o Novaya Zemlya, o verso la Siberia.

Odd Arnesen, giornalista norvegese dell’Aftenposten e corrispondente dell’Associated Press, era al campo base nelle isole Svalbard e racconta gli avvenimenti – come li vede e come li vive – i contorni dei fatti, la retorica ufficiale, i protagonisti, gli ambienti, gli enormi mezzi dispiegati per i soccorsi, le notizie e le censure, gli italiani con i loro eroi, ed i fanatici fascisti con la loro prosopopea, l’importanza delle trasmissioni radio, e le vicissitudini e le tragedie dei soccorritori, e fra questi la morte di Ronald Amundsen.

I tre gruppi dei naufraghi del dirigibile Italia che aveva 16 uomini d’equipaggio: il gruppo Radio con Umberto Nobile, il gruppo del pallone che mai si ritroverà, ed il gruppo Malmgren, le sei nazioni che inviarono i loro uomini migliori ed il mondo intero che aveva gli occhi puntati su Spitsbergen in speranzosa attesa. Le 14 navi, i 22 aerei e i 1.400 uomini che lottarono per quasi due mesi per salvare Nobile ed i suoi uomini.

Un altro libro imperdibile, che si legge tutto d’un fiato e che racconta con partecipazione e senso critico gli istanti degli uomini dell’Italia, e della gran impresa dei soccorsi, in un mondo ostile di ghiacci, nebbie, gelo e fame. E’ l’epopea del volo anche con i suoi fallimenti, l’epopea della conquista del Polo con le molte tragedie che la costellano, ma anche l’epopea del giornalismo e degli enormi interessi politici ed economici che si sviluppano intorno al quinto potere.

Immagine: Domenica del Corriere



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